Il cibo è essenziale per la nostra sopravvivenza. Eppure l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che quasi una persona su 10 si ammala mangiando cibi lavorati o preparati da altri. Di conseguenza, le pratiche volte a garantire la sicurezza dei nostri alimenti sono più importanti che mai. Quando il nostro cibo viene coltivato, trasformato, preparato, venduto e servito da altri, ci affidiamo a ogni persona nella catena di approvvigionamento alimentare per prendere le decisioni giuste per mantenere il nostro cibo al sicuro. Queste decisioni sono fortemente influenzate dalle culture di ogni singola organizzazione lungo la catena e dal modo in cui le dimensioni all’interno di queste culture consentono o ostacolano le decisioni e le pratiche di sicurezza alimentare.
Il Reg 382/2021 impone che gli operatori del settore alimentare devono istituire e mantenere un’adeguata cultura della sicurezza alimentare, e fornire prove che la dimostrino, rispettando i requisiti seguenti:
a) impegno da parte della dirigenza e di tutti i dipendenti alla produzione e alla distribuzione sicure degli alimenti;
b) ruolo guida nella produzione di alimenti sicuri e nel coinvolgimento di tutti i dipendenti in prassi di sicurezza alimentare;
c) consapevolezza, da parte di tutti i dipendenti dell’impresa, dei pericoli per la sicurezza alimentare e dell’importanza della sicurezza e dell’igiene degli alimenti;
d) comunicazione aperta e chiara tra tutti i dipendenti dell’impresa, nell’ambito di un’attività e tra attività consecutive, compresa la comunicazione di deviazioni e aspettative;
e) disponibilità di risorse sufficienti per garantire la manipolazione sicura e igienica degli alimenti.
Inoltre l’impegno da parte della dirigenza deve comprendere le azioni seguenti:
a) garantire che i ruoli e le responsabilità siano chiaramente comunicati nell’ambito di ogni attività dell’impresa alimentare;
b) mantenere l’integrità del sistema di igiene alimentare quando vengono pianificate e attuate modifiche;
c) verificare che i controlli vengano eseguiti puntualmente e in maniera efficiente e che la documentazione sia aggiornata;
d) garantire che il personale disponga di attività di formazione e di una supervisione adeguate;
e) garantire la conformità con i pertinenti requisiti normativi;
f) incoraggiare il costante miglioramento del sistema di gestione della sicurezza alimentare dell’impresa tenendo conto, ove opportuno, degli sviluppi scientifici e tecnologici e delle migliori prassi.
Per questo il Consorzio A&Q ha sviluppato questa check list basata sul Position Paper edito da GFSI “A CULTURE OF FOOD SAFETY: A POSITION PAPER FROM THE GLOBAL FOOD SAFETY INITIATIVE (GFSI)”