Gestione dei prodotti scartati e azioni correttive in caso di test non superati
L’azienda deve definire le procedure da seguire in caso di non conformità, siano queste derivanti da un prodotto contaminato rilevato oppure da un mancato riconoscimento dei campioni test.
Nel primo caso, ad esempio si può prevedere:
- nuovi passaggi del prodotto espulso attraverso il Metal Detector per eliminare i falsi positivi;
- apertura e ispezione visiva del prodotto in caso di accertamento che non si tratti di un falso positivo\,
- identificazione del corpo estraneo e la ricerca/verifica della fonte di inquinamento.
Nel caso invece il Metal Detector non riesca a rilevare i campioni test, si possono eseguire, ad esempio, le seguenti procedure in funzione se il mancato rilevamento avvenga all’inizio o alla fine della produzione:
- blocco della linea e ripetizione del passaggio dei prodotti in Metal Detector funzionante;
- ri-calibrazione del Metal Detector;
- sostituzione con altro Metal Detector funzionante.
PER FARE IL PUNTO
Il Metal Detector è un’apparecchiatura indispensabile per le imprese alimentari, soprattutto quelle che intendono certificarsi o sono già certificate secondo i più alti standard volontari di sicurezza alimentare quali BRC e IFS e che gravitano quindi nell’ambito della GDO.
Tuttavia, per un’efficace (ed efficiente) gestione della contaminazione da corpi estranei metallici, è bene tener presente che:
- il Metal Detector è uno strumento di controllo degli alimenti che rileva la presenza di frammenti metallici al fine di identificare e segregare il prodotto contaminato, evitando che questo venga distribuito o venduto ma
- la gestione della contaminazione fisica non può essere affidata solamente a questa tipologia di strumento. Si devono valutare e mettere in campo azioni e procedure per prevenire il rischio che un corpo estraneo, di natura metallica (e non solo), contamini il prodotto.
Questa distinzione è fondamentale e purtroppo non sempre chiara. È errore comune quello di sottovalutare l’importanza delle misure preventive di contaminazione confidando nell’infallibilità di uno strumento che, se non correttamente gestito da personale adeguatamente formato, può fallire.